Torres, scoppia il caso Cabeccia

Meglio una multa pesante o una squalifica durante i play-out? Marco Cabeccia, capitano della Torres, ha scelto la seconda, tra la contrarietà della dirigenza e della tifoseria sarda. Il difensore classe '87, infatti, è stato fermato per due mesi per essersi fatto assistere, nel passaggio dal Crotone al Venezia, due stagioni fa, dall'agente FIFA Ulisse Salvini, all'epoca squalificato. Per questo era arrivato il deferimento al calciatore a metà febbraio. I suoi legali hanno ottenuto nell'udienza di ieri (dopo il rinvio della prima, prevista per il 31 marzo) il patteggiamento della pena: due mesi di squalifica rispetto ai tre previsti o in alternativa una consistente sanzione economica, ridotta a poco più di un terzo di quella originaria.
Nonostante il presidente dei rossoblù Domenico Capitani avesse caldamente consigliato al suo capitano di pagare la multa (dall'importo abbastanza pesante, è giusto evidenziarlo), la scelta è ricaduta sulla squalifica. Due mesi di stop nel momento più importante della stagione: domenica, infatti, inizieranno gli spareggi salvezza per i sardi, con il match interno contro il Forlì.
La Torres, in un comunicato "evidenzia il gravissimo danno subito da questa incresciosa vicenda che non la riguarda ne direttamente ne indirettamente, soprattutto in riferimento al delicato momento della stagione agonistica".
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